Riportiamo di seguito due brevi note in ricordo di Cesare Romiti.

La prima è di Attilio Celant, Professore emerito, storico Preside della Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma, fondatore e primo Presidente dell’Associazione Alumni dei Laureati in Economia.

La seconda è di Andrea Perrone, dottore commercialista con quasi trent’anni di esperienza, già consigliere dell’Ordine dei dottori commercialisti di Roma e Presidente uscente dell’Associazione Alumni dei Laureati in Economia.

ATTILIO CELANT

Con la scomparsa di Cesare Romiti l’Italia ha perso uno dei principali artefici della storia d’impresa della seconda metà del secolo scorso. Romiti è stato un dirigente d’impresa e un imprenditore di successo, un personaggio di primissimo piano dell’economia degli anni Settanta e Ottanta, un acuto interprete dei processi di crescita della grande e della media impresa. Ad altri il compito di valutare se, nelle sue funzioni di uomo d’impresa e di editore ha fatto bene o ha fatto male; se le sue scelte in qualità di CEO di una grande multinazionale dell’automotive, hanno contribuito o meno alla crescita economica e sociale della Comunità locale e nazionale. In questa sede, oltre all’omaggio mio personale ad un uomo di grandissimo spessore culturale e umano, il ricordo di Romiti come “Best in Class” proclamato nell’anno del centenario della Facoltà di Economia della Sapienza. Era il novembre del 2006 e, nel corso dell’inaugurazione del centesimo anno accademico, Romiti (come altri illustri laureati della facoltà) fu proclamato Laureato Best in Class e gli venne consegnata la medaglia commemorativa dell’evento. Era emozionatissimo e veramente felice per un riconoscimento che l’inorgogliva: ricordo come alla fine della cerimonia, al momento di accomiatarsi, mi disse: “Preside, la ringrazio per il suo regalo che mi onora e mi riporta a tanti ricordi lontani: mi consenta di abbracciarla per esprimerle tutti i miei ringraziamenti. Oggi sono una persona felice”. Al margine di questi ricordi, vale la pena di annotare come, nella stessa manifestazione, analogo riconoscimento fu concesso a Mario Draghi (allora Governatore della Banca d’Italia) e a Ignazio Visco (allora Vice Direttore generale di Bankitalia). È solo una associazione di eventi casuali, ma il telegiornale della sera, in onda nel primo canale, martedì 18 agosto, ha aperto con le immagini dei due nostri Best in Class (Draghi per la conferenza inaugurale del meeting di Rimini).

Romiti si era laureato il 4 dicembre 1945, a soli 21 anni e mezzo di età, a pieni voti e con la dichiarazione di lode. Il suo curricolo era eccezionale (da ricordare che allora su 25 esami, 23 erano fondamentali e quindi obbligatori e i restanti due – i cosiddetti “complementari”- a scelta in un novero di quattro) e, in quel periodo, le lodi certamente non abbondavano. Nonostante gli anni inducano a pensare diversamente, Romiti era tutt’altro che un “laureato di guerra”, ma uno studente brillante, preparato, caparbio e ambizioso. Uno dei numerosi laureati di quella grande Scuola di eccellenza, Scuola di Economia e Scuola di Impresa, che è sempre stata la Facoltà di Economia della Sapienza e che, nel corso dei decenni, pur mutando per l’adeguamento ai tempi, ha continuato a sfornare laureati brillantissimi che hanno saputo farsi strada e affermarsi nella vita. Cesare era certamente uno di questi: un “Best in Class” formidabile.”

ANDREA PERRONE

“Il Dott. Cesare Romiti è stato un esponente di primissimo piano nel panorama del capitalismo italiano.

Nella lunga e onorevole carriera si è contraddistinto per le sue doti manageriali alla guida della più importante industria manifatturiera del paese che ha gestito in un periodo storico contraddistinto da forti tensioni sociali.

La Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma ha avuto l’onore di averlo tra i suoi più insigni laureati e l’Associazione Alumni lo ha ringraziato in diverse occasioni, conferendogli anche l’incarico di guidare, negli anni passati, il Comitato scientifico dell’Associazione.

A Cesare Romiti va riconosciuta la qualità di un Manager che ha operato ai livelli più elevati del capitalismo italiano con la formazione di una Scuola di Economia d’eccellenza.”